Chagall - Crocifissione bianca
Marc Chagall - Crocifissione Bianca, Parigi 1938
Gesù porta un foulard ebreo sulla testa,
le due mani allungate in forma di "Tau" (ultima lettera ebraica, dunque sinonimo per "tutti"),
il perizoma in forma di scialle di preghiera ebraico (taled),
l'iscrizione ebraica,
la scala (di Giacobbe! Fiducia in Dio).
Sopra la croce i Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe,
con la leggendaria consorte patriarcale Rahele piangono per l'orrore della Shoah,
"Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più!"
Al piede della croce la Menora a sette bracci (per lo shabbat ebraico),
la "luce perpetua bianca" che illumina tutta la croce su fino alla cornice in alto a destra
(alto, destra = divino; si potrebbe pensare al cero paschale dopo il Venerdì Santo).
In alto a sinistra le vittime dei Sovietici dentro negli abitati,
dietro il recinto che doveva proteggere,
il terrore dei Nazisti in alto a destra, violenza al Leone di Giuda, alle tavole e del Sinai,
la Sinagoga tutta profanata, derubata, distrutta, data alle fiamme,
il sipario del Santissimo nel fango della strada,
fuoco sulle case, fuoco nei villaggi, fuoco ovunque,
boat people - i profughi delle barche,
terrore da destra e sinistra nel cuore dell'Europa nel ventesimo secolo!
Nel mezzo delle case di Witebsk und famiglia forse die Chagall con isuoi. Lui giovane artista nel 1917 sperava in libertà e s'impegnava per la solidarità con i privati da tutti i diritti - ma pochi mesi dopo doveva lasciare la Russia, tutto deluso.
In fondo a sinistra - un uomo salva un cartiglio della Tora santa ebraica,
un detenuto da un campo di concentramento e un Rabbi tutto in lacrime.
In fondo a destra Ahasvero, l'Ebreo errante in eterno,
libri sacri nel fango, rotoli antichi in fiamme,
una giovane donna con il suo bambino - speranza nel futuro (una sigla di Chagall!).
Nell'alto tutti invadono da fuori dentro nel quadro per distruggere,
in basso tutti fuggono fuori dall'immagine per salvarsi.
Non tetto ne casa, il destino dei profughi; tutto in movimento,
ma calmo e sublime l'atteggiamento del Crocifisso, un contrasto di fermezza e di speranza.